Afghanistan: il dominio dell’Asia centrale, tra geopolitica, minacce, cyber security e terrore.

Olivia Terragni
6 min readSep 8, 2021

Autori: Olivia Terragni, Ilaria Montoro, Massimiliano Brolli, Emanuele De Lucia, Roberto Villani, Thomas Saintclaire.

Articolo integrale: Red Hot Cyber

Sharbat Gula nel 1984, in un campo profughi di Peshawar immortalata dal fotografo Steve McCurry

I talebani hanno conquistato Kabul. La resistenza cessa e la storia continua a rimanere inascoltata. Ma quel che è peggio, sembra si tratti a tutti gli effetti di una scossa sismica al contesto geopolitico globale.

“…i talebani hanno affermato che la guerra è finita e che negozieranno un governo islamico aperto e inclusivo, oltre a intraprendere azioni responsabili per garantire la sicurezza di cittadini afghani e missioni straniere”,

ha detto Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri. Vogliono riportare l’ordine e non ci sono liste punitive verso gli afghani. Così dice il portavoce Zabihullah Mujahid, “gli Americani smettano di invitarli all’aeroporto”.

Con questo articolo cercheremo di fare un quadro completo della situazione Afghana, partendo dal quadro geopolitico e dai fatti attuali, per poi addentrarci nelle alleanze strategiche, il panorama delle minaccecyber (senza tralasciare il terrorismo), per arrivare allo sfruttamento del sottosuolo e tentare di delineare delle conclusioni.

Il contesto geopolitico: Pechino — Islam?

Lalleanza tra la Cina e i Talebani — alias una morsa tra Pechino e Islam — è una delicata situazione che vede in gioco il dominio dell’Asia centrale.

I talebani dicono di voler riportare l’ordine, ma intanto l’aeroporto di Kabul è preso d’assalto. E quel che è un paradosso per l’Occidente sonole dichiarazioni della Cina: la guerra è finita. Anche i talebani dicono che la guerra è finita, una guerra da loro considerata legittima — nell’incapacità anche di negoziare con gli afghani — in base al principio dell’autodifesa, ma che dura da 20 anni. Eppure da Kabul ogni 39 minuti un aereo decolla e la musica da questo momento in poi sarà proibita, le donne staranno a casa in attesa di un adeguato protocollo.

Poi l’esplosione nel tardo pomeriggio del 26 agosto ora locale. Attentatoampiamente previsto da molti analisti con un duplice scopo: mettere fretta alla forze occidentali che fuggono dal neonato emirato e perchè non vogliono che siano portati via donne, bambini (medici, avvocati, professionisti) con i quali costruire uno stato. Seguono colpi d’arma da fuoco. Tra le vittime anche i bambini. Non dimentichiamolo.

Non portateci via medici, avvocati e professionisti: lasciateli lavorare qui come esperti. Inoltre vorrei sottolineare che al momento chi va in aeroporto rischia la vita a causa della calca, gli americani poi sparano e la gente muore”.

ha detto il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid

L’avanzata veloce dei talebani è sospetta.

Da una parte i talebani sembrano essere stati appoggiati dall’alleato pakistano, dall’arte della guerra — che insegna la storia appunto che l’Occidente oggi rinnega — e addestrati dalle grandi potenze.

Intanto sul China Daily China Daily si parla solo del ritiro precipitoso delle truppe statunitensi, britanniche e altre truppe NATO dall’Afghanistan, dopo i loro quasi 20 anni di fallita “guerra al terrore” e dopo almeno 71mila civili uccisi, i Talebani controllano nuovamente il Paese.

Se ne sono andati anche i militari italiani — il ritiro del “vassallo americano” è stato annunciato già il 30 giugno 2021 dal Ministro della Difesa, confermato il 27 agosto 2021 con la partenza dell’ultimo volo di un C130 dell’aviazione militare italiana. Biden aveva annunciato il ritiro delle sue truppe per l’11 Settembre 2021. Si tratta della sconfitta dellaNATO. Eppure gli americani credevano che sarebbero riusciti facilmentedove i sovietici avevano fallito ai loro tempi.

Questo dovrebbe insegnare che la potenza tecnologica non porta sempre alla vittoria militare.

Una crepa tra Oriente e Occidente

Ed ecco la situazione in breve: l’Europa si è indebolita con il suo allargamento, e oggi è molto meno solida e più disunita di quanto non sia mai stata. Con il Trattato di Maastricht, siamo diventati una “Unione” di popoli con tradizioni diverse, ma non davvero uniti, il resto lo ha fatto una liberalizzazione globalizzata. La politica degli USA in Afghanistan ha fallito, e a questo punto potrebbe chiamare in gioco la Russia in un blocco russo-nipponico-indiano. Cosa faranno Iran, sauditi e Qatar è ancora da vedere. La Cina. che da tempo si fa strada, è sempre più minacciosa. In poche parole:

L’Occidente è stato battuto.

É stato battuto per l’enorme evento geopolitico avvenuto a Kabul. Il tuttoè avvenuto senza combattere. Tutto ciò è davvero senza precedenti, mentre gli alleati se ne stanno rannicchiati all’aeroporto con il timore chele bombe possano sospenderli.

L’America sembra non servire più, piegata dalla pandemia e accecata dal terrorismo non ha saputo vedere le nuove dinamiche in gioco, ma ora? Il governo afghano installato dall’Occidente crolla, i Talebani, parlano di inclusione politica afghana e guardano all’Iran, alla Russia, allaCina e al Pakistan per una mediazione e per facilitare il loro posto nel “Grande Gioco”.

Non sembrano nemmeno più xenofobi né tribali, promettono un’educazione alle donne, dicono di essere cambiati. E qui nemmeno la CIA può più intervenire davanti ad una Cina che sembra determinata a plasmare questa “nuova regione” più di quanto possiamo pensare.

Si, anche il China Daily afferma:

la situazione attuale potrebbe diventare un puntodi svolta verso una nuova era nella politica mondiale” e continua: “i media occidentali proseguono con le loro notizie piene di panico, mentre le teste più fredde tra cui Cina, Russia, Pakistan, India e paesi dell’Asia Centrale sono impegnate nelle mosse diplomatiche”.

Ma anche la Cina d’altronde deve fare i conti con un “Afghanistan irritabile” lungo il suo confine occidentale, guidato da un gruppo estremista islamista che ha preso di mira i civili negli attacchi e ha fornitorifugio ad al-Qaeda. E che dire del Pakistan? La sicurezza rimane semprela questione centrale per ogni stato. In questo la Cina sicuramente non vuole diventare un nemico dell’Islam o perdere un potenziale percorso verso l’Iran e la Turchia che eviti l’Oceano Pacifico….e aggirare i paesi dell’Asia centrale in cui la Russia mantiene l’influenza.

Ma la diplomatie n’est pas un dîner de gala, ce lo ha insegnato Claude Martin, sottolineando con queste parole la violenza della Rivoluzione. Martin sapeva bene che la Cina è la seconda economia più grande del mondo, e anche se il suo regime non sta evolvendo nella giusta direzione, dobbiamo tuttavia rispettarne la sovranità. Lo chiede Pechino, ovvero di non cercare di imporgli con la forza il nostro sistema politico e,soprattutto, non commettere l’errore di cercare di “contenere”, “punire”, “costringere” la Cina a cambiare politica, con l’illusione di poterla così avvicinare ai “valori” occidentali.

Forse per questo il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato che:l’Afghanistan appartiene al popolo afghano, che “la Cina ha sempre aderito alla non interferenza negli affari interni dell’Afghanistan”. Allo stesso tempo Pechino aiuterà a risolvere i problemi e il ripristino della pace nel paese, ma questo lo hanno detto invece i Talebani, facendo supporre che un dialogo sia già iniziato.

Detto questo Pechino deve ancora riconoscere ufficialmente i talebani come i nuovi leader dell’Afghanistan. Noi, invece, rimaniamo in attesa del G20. Al resto, ci penseranno i droni?

Continua a leggere:

— “Se il seme non muore non dà frutto

— Libertà di espressione e contesto cyber

— Le terre rare

— Il panorama delle minacce

RUSSIA: APT28 (Zebrocy subset) e Turla

PAKISTAN: Mythic Leopard

CINA: RedFoxTrot / IndigoZebra / Axiom Umbrella / Emissary Panda

IRAN: Seedworm

INDIA: Sidewinder

Conclusioni sul panorama delle minacce

— I cattivi, gli amici e i terroristi.

— Conclusioni

--

--

Olivia Terragni

#DigitalPhilosophy #DigitalForensics #CyberSecurity Nerd | Information Economics #journalist | Author Screenwriter #storyteller Seo Architect Not schizophrenic